martedì 19 giugno 2012

la rivincita del Titano

Atlante Moderno è il nome dell'opera.
Busto di gesso e colla su una tela 180x80.
Colori ad olio Rosso e Nero.
La voglia e la consapevolezza di essere una persona nuova. "Vorrei avere di fronte una figura che susciti in me forza ed energia". Il mito ha sempre visto la figura dell'Atlante sottomessa al volere del Dio superiore; afflitto dalla condanna perpetua, tendere il capo a terra spinto dal peso dell'umanità che porta sulle spalle.
Oggi il Globo si apre e mostra ciò di cui si compone, di ambiente e di vita, di terra e di aria.
I tagli che penetrano nella tela mostrano l'ambiente circostante che fuoriesce dalla volta celeste ormai schiusa.
Dal mito alla vita vera, fiero e possente, mostra il suo viso vigoroso e rinato, chiude gli occhi sereno e cosciente, apre i palmi della mano e mostra le dita pronte a sorreggere il tutto. Le ferite del passato, la sporcizia degli sbagli, il ricordo dei compromessi, la voglia di vincere sul mondo che lo circonda. I muscoli sono pieni e definiti non ancora tesi dallo sforzo che si compierà tra poco.
Il corpo è fatto di materia, della stessa di cui si compone il mondo che sopra di lui si manifesta. Rosso il colore delle passioni e delle ferite. Nero il colore della terra e del tormento. Grigio il prodotto di passione e tormento, lerciume di esperienza vissuta. Mentre tutti gridano aiuto, stanco di piangere lacrime, diviene eroe di se stesso.

2 commenti:

  1. Degno di rimanere tra le pagine della storia...

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  2. ...una storia come sempre fatta di persone

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