mercoledì 9 gennaio 2013

Hans Haacke e Hermann Josef Abs...risposta al Rebus


Nel 1974 in occasione del 150esimo anniversario del museo Wallraf-Richartz di Colonia, Hans Haacke viene invitato ad esporre insieme ad altri artisti.
Haacke, come primo esponente di quella che verrà chiamata la corrente di “critica istituzionale” degli anni '70, decide di affrontare non semplicemente la storia dell'opera pittorica di Eduard Manet Mazzo di Asparagi, 1880, ma la storia delle sue proprietà.
L'opera mostrava dei cartelli su cui vi era impressa l'immagine e la storia di ogni singolo proprietario, dal suo primo al suo ultimo.
Così si scopre solo nel cartello finale che il dipinto venne donato al Museo intorno al 1968 da un personaggio le cui credenziali potevano non ottenere il plauso di tutti. Un certo Hermann Josef Abs, compare come banchiere di Hitler e fervido sostenitore del progetto nazista.
Membro del CDA della Deutsche Bank fino al 1945, venne reintegrato dopo la Guerra dal governo Adenauer come Presidente del colosso bancario tedesco fino a tutti gli anni sessanta.

L'opera non ottenne il favore dalle istituzioni del Museo, legate neanche a dirlo all'influenza del suo presidente, H.J.Abs appunto.

Così Daniel Buren, altro artista legato per disavventure al nostro Haacke, propone al suo amico di esporre l' opera all'interno della propria, già passata al vaglio istituzionale, certo che nessuno avrebbe potuto far nulla contro quella decisione.

Risultato: entrambi vennero esclusi dalla mostra, riuscendo ad esporre il solo giorno dell'inaugurazione.


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