sabato 31 agosto 2013



Ammetto con dovuta cautela...che l'adoperarsi per l'Arte nuova, l'Arte dei Moderni, finisce per promuovere i Sensi e indebolire la Sapienza. E' sempre intelletto non c'è che dire, ma l'uno diventa istinto, l'altro ritrova perizia.





giovedì 1 agosto 2013

PER UN PENSIERO COSTRUTTIVO

Il pensiero, le opinioni, l'intero dibattito pubblico hanno sempre avuto una pretesa ben precisa: la pretesa dell'esclusività. Essi reclamano l'esclusività di una verità globale. Confrontano la propria verità con chi li ha preceduti o anticipati. Polemizzano su quali siano le falle di una tesi. Annullandone l'essenza mediante sapienti attacchi verbali, tentano poi di impossessarsi dello spazio ora disponibile. Se questa ipotesi è sbagliata, ora la mia può prendere il suo posto e porsi come definitiva!

Espressioni di un pensiero sempre diverso, spesso contrapposto e comunque parallelo. L'incidenza della dialettica, sia essa riferita in ambito politico, economico o culturale, non viene mai contemplata. Il bipolarismo della guerra fredda ora si trasforma in un bipolarismo di opinione. L'eterno scontro dei contrapposti, a partire da tempi molto più lontani, ci ha reso fieri delle nostre idee, ben disposti a compiere delle scelte che si schierassero a favore di una o di un'altra tesi. Bello o brutto, buono o cattivo, bene o male, bianco o nero...l'uno esclude sempre l'altro. Ma se è vero che la verità sta nel mezzo, e che il giusto è l'equilibrio tra le relazioni che questi opposti esprimono, allora viene spontaneo riflettere una volta di più.

L' intenzione di questo intervento non è certo esplorare delle argomentazioni scontate. Non certo rispolverare la saggezza spicciola del buon predicatore, ma come sempre, porvi una questione ulteriore. Tento sempre di fare un passo avanti.

Se il dibattito degli opposti, questa che abbiamo chiamato “guerra fredda delle idee”, si sganciasse dalla logica del torto o ragione, e arrivasse a sfruttare esclusivamente la parte più sana e meno categorica del suo significato, allora proprio questa parte, la pancia del discorso, il germe di quella che sarà la tesi compiuta, potrebbe essere sfruttata a pieno da chi viene dopo.

Un patto della logica espressiva che tenga necessariamente conto di ciò che la precede, dando vita ad una risultate nuova, compiuta, ma sempre aperta ad ulteriori passi avanti.
Aggiungere e non sottrarre è quindi il fine ultimo.
Proprio con questo atteggiamento si arriva al processo costruttivo. Si sostituisce finalmente quello distruttivo generato dalla contrapposizione degli opposti, per instaurare una forma mentis propositiva, compiuta nel significato ma aperta verso il futuro.


Cosi, in riferimento alla statua di Giovanni Paolo II dell'artista abruzzese Rainaldi, se da una parte l'Osservatorio Romano critica l'opera asserendo che essa “pecca di una scarsa riconoscibilità”, dall'altra opinione della Sovrintendenza risponde: “è un opera contemporanea e come tale non si giudica mai”.....




Come vediamo il dibattito si gioca sempre su giusto o sbagliato, su bello o brutto, su idoneo o non idoneo. Non vi sono punti di giuntura, non alcuna visione condivisa.

Certo che è necessario salvaguardare la libertà d'opinione!
Ma ogni cosa ci è stata insegnata, e se nel tempo provassimo a pensare diversamente, in maniera costruttiva appunto, potrebbe nascere un nuovo linguaggio, che sfruttasse entrambe le opinioni, e non ne isolasse alcuna.
Fornire nuovi punti di vista, accogliendo le istanze precedenti come fossero nutrimento non escrezioni.
Atteggiamento altruista, espressione costruttiva, apertura ad un' altra opinione che dalla prima prenda sempre origine.


.....in entrambe le frasi dell' esempio precedente c'è un fatto incontestabile. La statua del Beato è un opera d'arte. Il solo fatto che essa semplicemente "sia", pretende la presa in considerazione dell'oggetto. Essa ha già assecondato il suo unico dovere, ha sollevato polemiche, ha posto domande, ha creato riflessione, ha suscitato emozioni.


Credete davvero che le smorfie di Brueghel il Vecchio siano state accettate senza riserva dall'opinione pubblica. Umberto Eco a proposito ha reso giustizia al tema del "Brutto" come mai si era fatto prima. Anche questo ha un suo fascino, e non ammetterlo sarebbe come pretendere che la notte non ne abbia uno tutto suo.
Proprio Umberto Eco ricorda, “Bellezza e Bruttezza non sono definibili, poiché cambiano con il cambiare del tempo(...) nessuno di noi avrebbe oggi invitato a cena una donna di Rubens”. Già il solo trasformare due parole come Bello e Brutto in concetti quali Bellezza e Bruttezza, è una grande indicazione che ci viene fornita, sia in senso estetico che espressivo. Rieducare la riflessione?...credo di si, credo si tratti proprio di questo!



…..riferendosi all'esempio sull'opera di Papa Giovanni II, “Conversazioni”, il suo assunto principale, il germe dal quale diramano le opinioni suscitate è: “la statua di Papa Wojtyla è un'opera d'arte”...questo assunto non ha bisogno di opinioni o di prese di posizioni, è un fatto innegabile, e per questo incorruttibile.
Se dalle due opinioni, cosi contrastanti tra di loro, abbiamo ottenuto un risultato univoco, è plausibile pensare che se ne aggiungessimo delle altre, anch'esse come le prime contrastanti, potremmo ottenerne uno nuovo, ugualmente univoco ed incontestabile....

A.         Osservatorio Romano: una scultura singolare, squarciata dal vento che la fa somigliare a una tenda aperta
o, come ha detto qualcuno, a una campana"

B.      O.Rainaldi: “Conversazioni è sottolineare la personalità del Papa, uomo del dialogo, un esempio
di natura spirituale umana forte, incarnato(...) esprime il dialogo (...) il mantello esprime accoglienza”

Anche su di esse ora interveniamo con una prospettiva costruttiva. Potremmo così avere:

“la Statua di Papa Waytila è un'opera d'arte Contemporanea. Un'opera singolare, somigliante ad una
tenda aperta, un esempio di dialogo ed accoglienza”

Così facendo la risultante è un opinione congiunta, tiene conto di entrambe le congetture, ma senza che queste si annullino a vicenda. Anzi, nel loro incontro hanno dato vita ad un assunto più complesso, non categorico e certamente non chiuso...da forma chiusa l'espressione diviene aperta..aperta ad una seconda applicazione del metodo costruttivo.

Vorrei non seguissimo più il processo mentale dell'opinione singola ed emarginante, ma multipla, dinamica e propositiva.

Accogliendo questo metodo il pensiero potrebbe esserne influenzato, imparando anzitutto a riflettere su ciò che ascoltiamo, che vediamo, ad individuare l'elemento migliore e ad accettare le proposte dell'altro senza chiuderci nel vanto dell'Io assolutista.

La Verità invece è sempre diversa. Non cambiamo noi. Facciamo anzi in modo che le cose cambino al posto nostro...è certamente più facile.