ti rivedo come in un quadro di Manet, assorta,
tra il rumore della folla, lontana insieme ai tuoi pensieri che
scivolano via silenziosi da quella sala divertita e chiassosa. Ora sono
qui davanti a te, e timoroso del tuo giudizio provo ad attirare il tuo
sguardo. Anche quell'uomo ti era davanti gli occhi eppure il tuo viso non spostava lo sguardo, continuava imperturbabile a sostare in uno
spazio a lui inaccessibile. Impacciato continuo a fissare altrove, ma in
realtà cerco te. Anche lui stava parlando con la tua solitudine ma tu
non te ne accorgevi.
(Anonimo)
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