L'uso
di camere luminose che sovrappongono l'immagine a diversi livelli,
permette a Bandini di “esprimere le immagini”...
L'espressione deriva da un esplicita
volontà di liberare ciò che è contenuto. L'immagine è il suo
oggetto di studio. L'opera diventa risultante di un percorso sofferto
e incontenibile. Bandini estrapola le personalità dei soggetti dalla
formalità e dall'ipocrisia della forma.
Una ricerca trasversale la sua che lo
porta a polemizzare questioni diverse:
Nel SOCIALE:
..con le mani insanguinate sul mondo in
una sovrapposizione di positivi e negativi, di buoni e cattivi,
bianchi e neri, egli sofferma lo sguardo alto sulle atrocità
dell'Uomo; che se da una parte è il primo, lui stesso, oggetto di
studio, dall'altra è un entità incontrollabile.
Nella serie del POTRAIT:
..mette la famiglia cristiana come la
risultante vittoriosa e sorridente tra lo scontro del San Giorgio e
il Drago
..direttori d 'orchestra che escono
dall'anonimato e cantando anch'essi, si mostrano finalmente come
generatori di musica, ritrovando il primo piano
Nella serie di STORIA, in cui emerge
uno scontro
tra ieri e oggi, tra ciò che è stato
e ciò che è, riscattando il passato da un inquietudine tutta sua,
ma ponendola a confronto con un mondo peccaminoso e strafottente, in
cui un esile cristo deposto risorge in un Fighter pronto ed
energico..
..in cui un lamento di dolore diventa
un sorriso sfacciato.
In cui la preghiera di una Madonna
diventa lo sfogo erotico di un seno mostrato
Eccessi di due epoche differenti ma
contingenti. Una moralità che detta legge, un amorale che crea
imbarazzo.
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